Stress da trasporto negli animali: tutto ciò che c'è da sapere
Lo stress da trasporto è una condizione comune che può colpire animali di ogni specie durante viaggi brevi o lunghi. Questo stato di disagio può avere effetti negativi sul loro benessere fisico e mentale, rendendo essenziale riconoscerne i segnali e adottare strategie per minimizzarlo.
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STRESS DA TRASPORTO: RICONOSCERLO, TRATTARLO, PREVENIRLO
Il trasporto può rappresentare una fonte significativa di stress per gli animali, indipendentemente dalla durata o dalle modalità di viaggio. I sintomi possono variare a seconda della specie e dell’individuo, includendo irrequietezza, vocalizzazioni eccessive, perdita di appetito, tremori o, nei casi più gravi, disturbi respiratori e gastrointestinali. Riconoscere e gestire tempestivamente i segnali di stress da trasporto è essenziale per proteggere la salute fisica e mentale degli animali, rendendo i viaggi un’esperienza più sicura e meno traumatica per loro e per chi se ne prende cura.
COSA SI INTENDE CON STRESS DA TRASPORTO?
Lo stress da trasporto è una condizione di disagio che gli animali possono sperimentare durante i viaggi, indipendentemente dal mezzo utilizzato. È una reazione fisica e comportamentale che si manifesta quando l'animale si trova in un ambiente nuovo, con stimoli insoliti e potenzialmente disturbanti, come rumori, movimenti o restrizioni di spazio.
Questa condizione non riguarda solo il momento del viaggio, ma può iniziare già durante i preparativi o proseguire dopo l’arrivo a destinazione, con effetti variabili in base alla specie, al carattere e alle esperienze pregresse dell'animale.
È importante sottolineare che situazioni di stress simili possono verificarsi anche in contesti collegati al trasporto, come allenamenti o competizioni. In questi casi, l'animale non solo deve affrontare il viaggio, ma anche adattarsi a un ambiente nuovo, spesso affollato e rumoroso, e affrontare una prestazione che richiede concentrazione o sforzo fisico. Questi elementi, combinati, possono amplificare lo stress, con conseguenze che vanno dall'alterazione del comportamento a un calo delle performance o a problemi di salute.
Lo stress da trasporto è importante da riconoscere e affrontare poiché, oltre al disagio immediato, può influire sul benessere generale e, in alcuni casi, sulla salute fisica e comportamentale.
CAUSE
Le cause dello stress da trasporto possono variare notevolmente in base alla specie e alle caratteristiche individuali degli animali, ma ci sono alcuni fattori comuni che contribuiscono a questa condizione:
- Movimento: gli animali percepiscono i cambiamenti di equilibrio e movimento in modo molto sensibile. Nei cavalli, per esempio, il costante adattamento per mantenersi stabili durante il trasporto può provocare affaticamento muscolare e aumento del cortisolo, l'ormone dello stress. Nei piccoli animali come conigli e gatti, i movimenti bruschi possono risultare particolarmente destabilizzanti, aumentando il senso di vulnerabilità.
- Rumori e vibrazioni: i veicoli producono una gamma di rumori e vibrazioni che possono spaventare gli animali, soprattutto quelli con un udito sensibile come i cani e i gatti. Per i cavalli, il rumore di un rimorchio in movimento può ricordare situazioni di pericolo, scatenandone una risposta di fuga.
- Condizioni climatiche: temperature estreme e mancanza di ventilazione sono cause di stress comune. I cavalli, per esempio, sono particolarmente sensibili alla cattiva circolazione dell’aria nei rimorchi, mentre i conigli possono soffrire rapidamente di colpi di calore.
- Illuminazione: la luce intensa o, al contrario, la scarsa visibilità all’interno di contenitori o rimorchi può provocare ansia. Gatti e conigli, animali più legati a spazi sicuri e nascosti, possono sentirsi esposti in ambienti troppo luminosi.
- Mancanza di familiarità: per molti animali, l’assenza di odori, oggetti o persone conosciute durante il trasporto crea un senso di insicurezza. Nei cani, ad esempio, l’assenza del proprietario può scatenare ansia da separazione, mentre i cavalli possono mostrare irrequietezza se separati da altri membri del branco.
- Esperienze traumatiche pregresse: un viaggio associato a un evento spiacevole (ad esempio una visita dal veterinario o un precedente incidente durante il trasporto) può condizionare profondamente il comportamento dell’animale nei trasporti futuri.
- Predisposizione biologica: alcune specie o razze sono più sensibili allo stress da trasporto. I brachicefali (come Bulldog o Persiani) possono avere difficoltà respiratorie aggravate dallo stress. Anche gli animali anziani o con patologie pregresse, come problemi articolari o respiratori, sono particolarmente vulnerabili.
- Stato fisico pre-viaggio: un animale che non gode di buone condizioni fisiche o affamato/assetato sarà più incline a manifestare segni di stress. Per i cavalli, una scarsa idratazione prima del viaggio può portare a coliche, aggravando la situazione.
- Trasporto in gruppo o da soli: la dinamica sociale influisce molto. Nei cavalli, il trasporto isolato può causare un forte disagio per via della loro natura gregaria, mentre i gatti, che spesso preferiscono la solitudine, possono stressarsi se trasportati in prossimità di altri animali.
SEGNI E SINTOMI
Lo stress da trasporto può manifestarsi in vari modi negli animali, influenzando sia la sfera fisica che comportamentale.
I segni e sintomi più comuni includono:
- Alterazioni comportamentali: irrequietezza, aggressività, stereotipie (comportamenti ripetitivi e senza scopo), aumento o diminuzione dell'appetito, e alterazioni del ciclo sonno-veglia.
- Problemi cutanei: dermatiti, prurito e altre irritazioni della pelle, spesso legate a reazioni allergiche o auto-traumatismi causati dallo stress.
- Disturbi gastrointestinali: diarrea, vomito, eccessiva salivazione e perdita di peso, derivanti da alterazioni metaboliche e ormonali indotte dallo stress.
- Compromissione del sistema immunitario: aumento della suscettibilità a infezioni e malattie, dovuto a immunosoppressione causata dallo stress.
- Problemi muscolari e scheletrici: dolore, infiammazioni, rigidità muscolare e, in casi gravi, condizioni come la tetania da trasporto, caratterizzata da tremori e difficoltà motorie.
- Disturbi respiratori: aumento della frequenza respiratoria, dispnea e, in alcuni casi, sviluppo di patologie respiratorie come la sindrome da stress del suino (PSS).
È fondamentale monitorare attentamente gli animali durante e dopo il trasporto per individuare tempestivamente questi segni e intervenire con le appropriate misure preventive o terapeutiche.
Come reagiscono le varie specie principali al trasporto
Ogni animale reagisce in modo diverso ai viaggi:
- Animali da fattoria (pecore, capre, bovini, suini): questi animali spesso vengono trasportati in gruppi, ma il sovraffollamento e le cattive condizioni di ventilazione possono causare un forte stress, con conseguenti problemi respiratori e aumento delle malattie infettive. Gli animali da fattoria sono anche soggetti a stanchezza muscolare durante viaggi lunghi, soprattutto se le soste per l’idratazione e l’alimentazione sono insufficienti.
- Cani: sono animali sociali e generalmente più adattabili rispetto ad altre specie, ma soffrono di ansia da separazione e di stress legato ai cambiamenti di routine. Durante il trasporto, possono manifestare nervosismo a causa dei rumori, dei movimenti improvvisi o dell’assenza del proprietario. Alcuni cani sono soggetti a cinetosi (mal d’auto), che combina disagio fisico e psicologico, con sintomi come ipersalivazione, vomito e irrequietezza.
- Gatti: noti per la loro territorialità, tollerano molto male i cambiamenti di ambiente. Il viaggio rappresenta spesso un’esperienza traumatica, soprattutto se non sono stati abituati al trasportino o se associati a eventi spiacevoli, come visite veterinarie. L’esposizione a rumori forti, spazi confinati e odori estranei può provocare reazioni estreme di paura, fino al punto di immobilizzarsi o manifestare aggressività.
- Conigli: prede per natura, reagiscono in modo particolarmente sensibile a qualsiasi situazione percepita come minacciosa. Il trasporto in contenitori inadatti o rumorosi può scatenare reazioni di panico, come battiti accelerati, immobilizzazione o tentativi frenetici di fuga che rischiano di causare lesioni. La loro anatomia delicata li rende anche vulnerabili a problemi respiratori o gastrointestinali, aggravati da stress prolungato. Nel coniglio le ripercussioni di un forte stress prolungato possono avere esito fatale.
- Cavalli: la loro natura gregaria li rende vulnerabili alla separazione dal branco, mentre il confinamento e il movimento continuo durante il viaggio richiedono un costante adattamento dell’equilibrio, che può causare affaticamento muscolare e aumento dello stress. I viaggi frequenti, come quelli legati a competizioni, possono avere effetti cumulativi sul loro benessere, contribuendo a problemi fisici come coliche da trasporto o disidratazione.
- Volatili domestici: gli uccelli, come pappagalli o canarini, sono estremamente sensibili ai cambiamenti ambientali e ai rumori. Il loro sistema respiratorio delicato li rende vulnerabili a sbalzi di temperatura o cattiva ventilazione durante il trasporto. È sempre consigliabile trasportare gli uccelli in gabbie da trasporto atraumatiche e coperte con un tessuto traspirante scuro, per abbassare il loro livello di agitazione e farli sentire al sicuro.
- Roditori: animali come criceti, porcellini d’India e topi soffrono lo stress legato al trasporto per via della loro natura timida e del loro bisogno di sentirsi protetti. Rumori improvvisi, movimenti bruschi e contenitori non adeguati possono provocare un forte senso di paura, manifestato attraverso immobilizzazione o comportamento frenetico. Lo stress prolungato nei roditori può causare problemi gastrointestinali, come blocchi intestinali o immunodepressione.
- Rettili e anfibi: questi animali sono particolarmente vulnerabili alle variazioni di temperatura e umidità, che possono rappresentare un pericolo durante il trasporto. Per esempio, una tartaruga trasportata in un ambiente troppo freddo può sperimentare un rallentamento del metabolismo. Inoltre, i movimenti bruschi e l’assenza di nascondigli adeguati possono causare comportamenti di panico in rettili e anfibi abituati a un ambiente stabile e controllato.
Ogni specie ha bisogni specifici che devono essere considerati con attenzione per ridurre al minimo lo stress e prevenire conseguenze fisiche e psicologiche durante il trasporto.
PREVENZIONE
Per prevenire lo stress da trasporto negli animali, è necessario adottare una serie di misure pratiche e mirate che tengano conto delle loro esigenze specifiche. Ecco cosa fare:
- Abituare gradualmente l’animale al trasportino o al mezzo di trasporto, con brevi sessioni di adattamento.
- Effettuare un controllo veterinario per verificare lo stato di salute e ricevere consigli utili su eventuali calmanti o integratori.
- Garantire un trasportino, rimorchio o gabbia adeguati, spaziosi e ben ventilati.
- Ridurre i rumori e gli stimoli visivi, ad esempio coprendo parzialmente gabbie o trasportini.
- Fornire oggetti familiari, come coperte o giochi, per creare un ambiente rassicurante.
- Controllare attentamente la temperatura e l’umidità, evitando sbalzi improvvisi.
- Assicurare soste regolari per idratazione e riposo, se possibile.
- Trasportare l’animale in un ambiente stabile, evitando movimenti bruschi o posizionamenti insicuri.
- Monitorare il comportamento dell’animale durante il viaggio per identificare segni di disagio.
Con queste accortezze, è possibile ridurre significativamente il disagio legato al trasporto e garantire il benessere dell’animale.
RIMEDI NATURALI
L’utilizzo di rimedi naturali può aiutare a ridurre lo stress da trasporto negli animali, fornendo supporto in modo delicato e sicuro. Tra i rimedi più comuni troviamo:
- Cannabidiolo (CBD), estratto dalla Canapa, conosciuto per le sue proprietà rilassanti, antinfiammatorie e ansiolitiche; particolarmente indicato per cani e gatti, ma da somministrare esclusivamente sotto consiglio veterinario per garantire il dosaggio corretto.
- Valeriana, nota per le sue proprietà rilassanti e ansiolitiche.
- Biancospino, utile per ridurre l’agitazione e migliorare il rilassamento.
- Camomilla, con effetti calmanti e adatta a diverse specie animali.
- Fiori di Bach, come Mimulus, per ridurre paure specifiche, o Star of Bethlehem, per alleviare lo shock e il disagio emotivo.
- Oli essenziali di Lavanda, da diffondere o applicare con attenzione per favorire il rilassamento.
- Integratori di Magnesio o Triptofano, per aumentare la resilienza allo stress, particolarmente indicati per cavalli e animali di grossa taglia.
- Feromoni sintetici, disponibili in spray, collari o diffusori, per trasmettere calma e sicurezza.
Prima di utilizzare qualsiasi rimedio naturale, è sempre consigliabile consultare un veterinario per valutare l’idoneità e il dosaggio, garantendo così la sicurezza e il benessere dell’animale.
Un aiuto per i cavalli è Aequisol, di RI.MOS. VET, un mangime complementare a base di piante officinali, come Spirea ulmaria, Curcuma longa, Ribes nigrum, Aloe ferox e Cardo mariano. Grazie alle sue proprietà antiossidanti, depurative e lenitive, Aequisol è ideale per supportare la salute articolare e muscolare del cavallo, alleviando anche lo stress, soprattutto quello derivante da lavoro o trasporto.
TRATTAMENTI MEDICI
Quando i rimedi naturali e le misure preventive non sono sufficienti, è possibile ricorrere a trattamenti medici per aiutare gli animali a gestire lo stress da trasporto. Questi trattamenti devono essere sempre prescritti e monitorati da un veterinario, poiché l’efficacia e la sicurezza variano in base alla specie, alla taglia e alla condizione di salute dell’animale.
Tra i trattamenti più comuni ci sono:
- I sedativi leggeri, che riducono l’ansia senza compromettere eccessivamente la vigilanza dell’animale. Sono particolarmente utili per viaggi lunghi o per soggetti particolarmente ansiosi, come cavalli difficili da caricare o gatti che non tollerano il trasportino.
- I farmaci ansiolitici, come la gabapentina per cani e gatti, possono aiutare a diminuire l’agitazione e facilitare il trasporto, garantendo una maggiore tranquillità.
- In casi più gravi, si può ricorrere a sedazioni più forti, adatte soprattutto per animali di grossa taglia come i cavalli, durante lunghi spostamenti o situazioni critiche. Questi farmaci richiedono un’attenta somministrazione e monitoraggio per evitare effetti collaterali indesiderati.
L’utilizzo di trattamenti medici deve essere valutato con estrema attenzione, riservandolo solo ai casi necessari e sotto stretto controllo veterinario, per garantire il massimo benessere dell’animale durante il trasporto.
CANAPA E CANNABIDIOLO (CBD): TRATTAMENTI DI NUOVA GENERAZIONE A BASE VEGETALE
Negli ultimi anni, l’uso di ingredienti naturali come il Cannabidiolo (CBD) e la Canapa ha rivoluzionato il trattamento delle problematiche negli animali. Questa nuova generazione di prodotti, basata su ingredienti vegetali, non si limita a lenire i sintomi, ma promuove un miglioramento profondo e duraturo della salute cutanea. La linea Kanarescue®, grazie a formule avanzate e ingredienti accuratamente selezionati, si pone come un supporto naturale ed efficace per affrontare pruriti, irritazioni cutanee e arrossamenti localizzati.
Un esempio eccellente è Kanarescue® Horses (Soluzione idrosolubile per cavalli): una soluzione idrosolubile per cavalli a base di Cannabidiolo, arricchita con Aloe Vera, Menta Piperita, Salvia e semi di Pompelmo. Questo prodotto offre un effetto calmante e depurativo per lenire e prevenire situazioni di stress, oltre a supportare il sistema immunitario e rigenerare i tessuti.
Kanarescue® Horses è particolarmente indicato per affrontare il disturbo post-traumatico da stress e garantire il massimo benessere del tuo cavallo in modo naturale ed efficace.
TIPS GENERALI PER IL TRATTAMENTO DELLO STRESS DA TRASPORTO NEGLI ANIMALI
Trattare lo stress da trasporto negli animali richiede un approccio globale, che unisca accortezze pratiche e supporti personalizzati. È fondamentale:
- Osservare attentamente il comportamento dell’animale per riconoscere i primi segni di disagio, intervenendo con rimedi naturali o terapeutici secondo necessità.
- Garantire un ambiente confortevole, con spazi adeguati, ventilazione e riduzione dei rumori, è essenziale per minimizzare il disagio durante il viaggio.
- Un buon allenamento al trasporto, iniziato con sessioni graduali e positive, aiuta gli animali a familiarizzare con l’esperienza, riducendo significativamente il rischio di stress.
- Preparare in anticipo una checklist, assicurandosi di avere trasportini o rimorchi idonei, accessori familiari e, per alcune specie, supporti specifici come feromoni o integratori naturali.
- Offrire sostegno attraverso una dieta adeguata, eventualmente integrata con mangimi complementari come Aequisol oppure oli funzionali come Kanarescue Horse, per supportare il benessere fisico e mentale dell’animale.
- Mantenere una comunicazione aperta con il veterinario è essenziale per personalizzare le strategie di trattamento, garantendo il benessere dell’animale prima, durante e dopo il viaggio.
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Durante la fase di guarigione di una ferita l’animale potrebbe avvertire prurito causato dalla normale cicatrizzazione. In questi casi, per evitare l’autotraumatismo dovuto al grattamento, leccamento e beccamento, si può ricorrere a dispositivi specifici quali collari elisabettiani, collari gonfiabili, bendaggi contenitivi traspiranti, tutori.
Le fasi di guarigione di una ferita sono tre:
Fase 1: essudativa o infiammatoria o detta anche di detersione
Fase 2: granulazione o fase proliferativa (formazione tessuto di granulazione)
Fase 3: epitelizzazione o fase rigenerativa (formazione cicatrice ed epitelizzazione)
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