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Alterazioni del comportamento e delle condizioni psicofisiche dell’animale

Le alterazioni del comportamento e delle condizioni psicofisiche negli animali possono manifestarsi in molte forme, da atteggiamenti insoliti come apatia o iperattività, fino a segnali di disagio più evidenti di aggressività o ansia. Riconoscerne i sintomi, comprenderne le cause e intervenire tempestivamente è fondamentale per tutelare il benessere psicofisico dell’animale.

ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO E DELLE CONDIZIONI PSICOFISICHE DELL’ANIMALE: RICONOSCERLI, CURARLI, PREVENIRLI

Così come le ferite fisiche rappresentano un evento comune nella vita degli animali, anche i disturbi comportamentali e psicofisici possono verificarsi in varie situazioni, soprattutto in risposta a cambiamenti ambientali, traumi o condizioni di stress prolungato. Questi segnali non devono essere sottovalutati, poiché possono evolvere in problematiche più complesse e difficili da gestire.

Proprio come con le ferite fisiche, intervenire rapidamente è cruciale: monitorare il comportamento dell’animale, osservare eventuali cambiamenti e rivolgersi a un veterinario o a uno specialista del comportamento sono azioni che garantiscono il recupero e la prevenzione di complicazioni.

COSA SI INTENDE CON ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO E DELLE CONDIZIONI PSICOFISICHE DELL’ANIMALE?

Con alterazioni del comportamento e delle condizioni psicofisiche negli animali ci si riferisce a cambiamenti significativi nel loro modo di agire, reagire o manifestare il proprio stato di malessere. Questi cambiamenti possono riguardare sia aspetti comportamentali, come atteggiamenti insoliti o reazioni inaspettate, sia aspetti legati alla salute fisica e mentale dell’animale:

  • Alterazioni del comportamento: queste riguardano principalmente modifiche nel modo in cui l'animale interagisce con l'ambiente o con gli altri. Possono includere atteggiamenti insoliti, come aggressività improvvisa, paura immotivata, apatia o comportamenti stereotipati (es. movimenti ripetitivi). Si tratta di segnali che riflettono un cambiamento nella risposta dell’animale a stimoli esterni o interni.
  • Alterazioni delle condizioni psicofisiche: queste coinvolgono sia lo stato mentale che fisico dell'animale, con manifestazioni che possono comprendere sintomi di stress, ansia, depressione o malesseri fisici evidenti, come perdita di peso, variazioni nel ritmo sonno-veglia o cambiamenti nel livello di energia. Derivano da un malessere più generale che può influenzare la capacità dell’animale di svolgere le sue normali attività quotidiane.

Questi segnali indicano spesso uno squilibrio nel benessere generale dell’animale, possono essere temporanei o cronici, lievi o severi, e possono derivare da molteplici fattori, come malesseri fisici, cambiamenti ambientali o traumi emotivi. In ogni caso, rappresentano un indicatore dello stato generale dell’animale e della sua capacità di adattarsi al contesto in cui vive.

Definire cosa si intende con queste alterazioni significa, quindi, osservare il quadro generale dell’animale: il suo comportamento, il suo stato fisico e le sue interazioni con l’ambiente e con chi lo circonda. Questo permette di intervenire con consapevolezza e di individuare eventuali necessità di supporto o trattamento.

CAUSE

Le alterazioni del comportamento negli animali possono derivare da una varietà di cause, che spaziano da problemi fisici a fattori emotivi e ambientali. Ogni causa agisce in modo diverso, ma tutte possono compromettere profondamente il benessere dell’animale, influenzandone sia la salute fisica che mentale:

  • Stati dolorosi e infiammazioni: il dolore, soprattutto se persistente, è una delle principali ragioni di disagio negli animali. Situazioni come dolori articolari o processi infiammatori dovuti a lesioni o patologie possono limitare i movimenti, rendendo l’animale meno attivo e più irritabile. Questa condizione spesso si riflette in un comportamento diverso dal solito, come una maggiore tendenza all’isolamento o una ridotta tolleranza alle interazioni.
  • Osteoartriti: questa forma degenerativa di artrite non è solo una malattia degli animali anziani, ma può interessare anche soggetti più giovani. Il dolore cronico e la difficoltà di movimento possono influenzare negativamente l’umore dell’animale, che potrebbe diventare meno interessato a giocare, muoversi o socializzare, mostrando un atteggiamento più ritirato o insofferente.
  • Prurito e fastidi cutanei: disturbi dermatologici, come allergie o infestazioni parassitarie, causano prurito intenso e continuo. Questi problemi inducono comportamenti compulsivi, come il grattarsi o il leccarsi in modo eccessivo, che possono aggravare ulteriormente la situazione e creare un circolo vizioso di stress e disagio.
  • Problemi di salute generale: infezioni, squilibri ormonali o difficoltà digestive, come costipazione o diarrea, incidono direttamente sullo stato di benessere dell’animale. Questi disturbi si manifestano spesso con segnali come apatia, irrequietezza o cambiamenti nelle abitudini alimentari, influenzando sia il fisico che il comportamento.
  • Ansia e stress: situazioni emotivamente destabilizzanti, come la separazione dal proprietario, i viaggi o i rumori improvvisi e forti (temporali, fuochi d’artificio), possono scatenare ansia o stress. Gli animali ansiosi tendono a reagire con comportamenti insoliti, come il rifugiarsi in luoghi nascosti, l’iperattività o persino atteggiamenti distruttivi.
  • Traumi fisici o emotivi: eventi traumatici, come incidenti, maltrattamenti o cambiamenti drastici nel loro ambiente, possono lasciare segni duraturi sia fisicamente che psicologicamente. Questi animali possono mostrare diffidenza verso le persone o gli altri animali, isolamento o comportamenti aggressivi che riflettono il loro stato di disagio.

SEGNI E SINTOMI

Gli stati di alterazione nell’animale si manifestano attraverso una serie di segnali che possono essere più o meno evidenti, a seconda della natura e della gravità del problema. Saper riconoscere questi sintomi è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni. Ogni sintomo rappresenta un campanello d’allarme che indica un potenziale squilibrio nel benessere dell’animale.

  • Isolamento e perdita di interesse sociale: un animale che si allontana dai suoi simili o dal proprietario, evitando il contatto o mostrando indifferenza, può manifestare una forma di disagio emotivo o fisico.
  • Cambiamenti nell’appetito: una riduzione o un aumento improvviso della fame può essere un chiaro segnale di disagio. L’animale potrebbe perdere interesse per il cibo a causa di problemi fisici, come dolori o malattie gastrointestinali, o manifestare una fame nervosa legata a stress o ansia.
  • Apatia e letargia: una diminuzione dell’energia e del coinvolgimento nelle attività quotidiane, come il gioco o le passeggiate, è spesso indicativa di malessere. L’animale può sembrare meno motivato a muoversi o interagire, preferendo restare isolato o dormire più del solito.
  • Iperattività e irrequietezza: al contrario, un comportamento eccessivamente agitato o nervoso può essere un segno di ansia o di stress. Gli animali irrequieti potrebbero muoversi continuamente, abbaiare o miagolare insistentemente, oppure non riuscire a rilassarsi.
  • Comportamenti ripetitivi o ossessivi: leccarsi o grattarsi in modo compulsivo, girare su sé stessi o mordere oggetti senza sosta sono comportamenti che spesso indicano disagio fisico o psicologico. Questi atteggiamenti possono peggiorare con il tempo se non si interviene.
  • Segnali fisici evidenti: tremori, posture rigide, difficoltà a muoversi o camminare possono indicare dolore o problemi articolari. Inoltre, sintomi come perdita di peso, pelo opaco o alterazioni cutanee possono essere collegati a problematiche più profonde.
  • Alterazioni delle abitudini di sonno: dormire troppo o, al contrario, soffrire di insonnia sono segnali che l’animale non si sente a proprio agio. Il sonno disturbato può derivare sia da cause fisiche che da fattori emotivi.
  • Aggressività o paura improvvisa: un animale che diventa improvvisamente aggressivo o timoroso potrebbe star reagendo a dolore, ansia o esperienze traumatiche. Questi cambiamenti di temperamento richiedono particolare attenzione, poiché spesso indicano un disagio non visibile.

Complicazioni

Questi stati di alterazione negli animali, se non affrontati, possono portare a complicazioni come il peggioramento del dolore fisico, infezioni secondarie, malnutrizione o declino generale. Sul piano comportamentale, ansia, aggressività o isolamento possono cronicizzarsi, compromettendo la qualità della vita dell’animale e il rapporto con il proprietario. 

DIAGNOSI

La diagnosi delle alterazioni del comportamento e delle condizioni psicofisiche negli animali richiede un approccio multidisciplinare, che combina l’osservazione clinica con strumenti diagnostici specifici. Il veterinario, dopo aver raccolto una dettagliata anamnesi dal proprietario, analizza il comportamento dell’animale e valuta eventuali sintomi fisici associati. A seconda dei segnali riscontrati, potrebbero essere necessari esami complementari, come analisi del sangue, test neurologici o radiografie, per escludere patologie organiche. In alcuni casi, è utile il coinvolgimento di un esperto in comportamento animale per identificare le cause emotive o ambientali e sviluppare un piano terapeutico mirato.

PREVENZIONE

La prevenzione degli stati di alterazione - sia comportamentali che psicofisiche - negli animali, indipendentemente dalla specie, è essenziale per garantire loro una vita equilibrata e soddisfacente. Ogni animale, che si tratti di un cane, un gatto, un cavallo, un coniglio, un uccello o un rettile, ha esigenze specifiche legate alla sua natura, al suo ambiente e al suo stile di vita. Ecco alcune strategie universali adattabili a tutte le specie:

  • Controlli regolari e monitoraggio della salute: eseguire visite periodiche da un veterinario specializzato nella specie in questione permette di individuare precocemente eventuali problemi fisici o comportamentali. Anche l’osservazione quotidiana da parte del proprietario è fondamentale per rilevare eventuali cambiamenti.
  • Cure adeguate e gestione dello stress fisico: mantenere l’animale in buone condizioni fisiche significa garantire una dieta equilibrata, l’accesso a cure mediche tempestive e un ambiente che minimizzi stress e rischi per la salute.
  • Stimolazione mentale e attività specifiche: offrire all’animale attività che rispettino la sua natura è cruciale. Per esempio, i cavalli necessitano di spazi per muoversi liberamente, gli uccelli hanno bisogno di giochi che stimolino il loro intelletto, mentre rettili e piccoli animali richiedono arricchimenti ambientali adeguati.
  • Creazione di un ambiente adeguato: che si tratti di una stalla, una gabbia, un acquario o una casa, l’ambiente deve rispettare le necessità specifiche della specie, come temperatura, umidità, spazio e accesso a risorse vitali.
  • Socializzazione e interazioni positive: per gli animali sociali, è importante favorire interazioni sicure e benefiche con i propri simili o con l’uomo. Anche gli animali solitari traggono beneficio da stimoli che favoriscano il loro benessere emotivo.
  • Adattamento graduale ai cambiamenti: modifiche improvvise all’ambiente o alla routine possono destabilizzare l’animale. Introdurre gradualmente nuovi elementi, come compagni, spazi o attività, aiuta a ridurre stress e ansia.

Adattare queste strategie alle necessità specifiche di ogni specie è fondamentale per mantenere l’animale in salute, prevenendo l’insorgere di problemi comportamentali o psicofisici. La conoscenza approfondita delle caratteristiche dell’animale, un consulto regolare con il veterinario e un approccio personalizzato sono i pilastri di una prevenzione efficace.

RIMEDI NATURALI

I rimedi naturali offrono un supporto delicato ed efficace per affrontare le alterazioni del comportamento negli animali, favorendo il loro benessere in modo non invasivo. Ecco alcuni ingredienti naturali che, se utilizzati correttamente e sotto supervisione veterinaria, possono aiutare:

  • Olio di canapa: ricco di acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6, è utile per migliorare il benessere generale e supportare la salute della pelle e del pelo.
  • Cannabidiolo (CBD): derivato dalla canapa, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e calmanti. È particolarmente utile per ridurre lo stress, l’ansia e il dolore cronico, ma deve essere somministrato sotto stretta supervisione veterinaria.
  • Aloe Vera: somministrata con moderazione, può contribuire al benessere generale, aiutando soprattutto nei casi di prurito o irritazioni cutanee.
  • Omega-3: presente negli oli di pesce e semi di lino, supporta il benessere psicofisico, migliorando anche la salute del sistema nervoso e della pelle.
  • Camomilla: nota per le sue proprietà calmanti, è utile per alleviare stati di ansia e irrequietezza.
  • Valeriana: particolarmente efficace per ridurre l’agitazione e favorire il rilassamento, specialmente in situazioni di stress acuto.
  • Passiflora: utilizzata per il suo effetto ansiolitico, è adatta a molte specie per mitigare i sintomi di ansia e nervosismo.
  • Melissa: ideale per animali con stati di agitazione lieve, favorisce il rilassamento senza effetti collaterali significativi.
  • Fiori di Bach: sono spesso utilizzati per ridurre stress, paure e traumi emotivi.
  • Estratto di Tiglio: conosciuto per le sue proprietà rilassanti, è utile per animali che mostrano segni di agitazione o insonnia.

Questi rimedi, se utilizzati correttamente, possono essere un valido aiuto per migliorare la qualità della vita dell’animale. È fondamentale consultare un veterinario esperto per determinare la scelta, il dosaggio e la modalità di somministrazione più adeguati, tenendo conto delle caratteristiche specifiche della specie e delle condizioni di salute dell’animale.

TRATTAMENTI MEDICI

I trattamenti medici per le alterazioni del comportamento negli animali si concentrano principalmente sulla gestione delle cause sottostanti, piuttosto che sul semplice controllo dei sintomi. Una diagnosi accurata è fondamentale per identificare l’origine del problema e stabilire il piano terapeutico più adeguato.

Nel caso di stati dolorosi o condizioni fisiche, come dolori articolari, infiammazioni o patologie croniche, possono essere utilizzati farmaci antidolorifici, antinfiammatori o terapie specifiche per migliorare la qualità della vita dell’animale. Questi trattamenti alleviano il disagio fisico, contribuendo così anche alla stabilità comportamentale. In aggiunta, si può ricorrere a prodotti naturali ad azione lenitiva e rigenerante. Un esempio è Hypermix®, un prodotto vegetale a base di Iperico e Neem, utile per la gestione delle problematiche cutanee, grazie alle sue proprietà idratanti, lenitive e protettive.

Per le alterazioni comportamentali, come ansia, iperattività o aggressività, possono essere prescritti farmaci ansiolitici, sedativi o integratori specifici che supportano il sistema nervoso. Questi trattamenti sono spesso utilizzati in combinazione con approcci comportamentali o ambientali per ottenere risultati duraturi.

In ogni caso, i trattamenti medici devono essere personalizzati in base alla specie, alla condizione specifica dell’animale e al suo stato generale di salute. Il veterinario valuterà attentamente i benefici e i rischi, cercando sempre di adottare un approccio globale che includa la gestione delle cause fisiche, emotive o ambientali.

    CANAPA E CANNABIDIOLO (CBD): TRATTAMENTI DI NUOVA GENERAZIONE A BASE NATURALE 

    Negli ultimi anni, l’uso di ingredienti naturali come il Cannabidiolo (CBD) e il Cannabigerolo (CBG) ha rivoluzionato il supporto al benessere generale degli animali. Questi prodotti vegetali sono particolarmente apprezzati per le loro proprietà antiossidanti, lenitive e rigenerative, che possono contribuire a migliorare l’equilibrio psicofisico, a lenire pruriti e a prevenire situazioni di malessere.

    La linea Kanarescue®, sviluppata con formule avanzate, offre soluzioni specifiche per diverse specie animali, supportando il benessere e affrontando problemi che compromettono il benessere psicofisico dell’animale.

    Tra le opzioni terapeutiche disponibili, consigliamo:

    • Kanarescue® 2,5%, 5% e 10% (oli funzionali per diverse taglie e specie): formulati con olio di Canapa, Vitamina E e Propoli, questi oli contribuiscono al benessere generale degli animali, supportando la gestione di stati di malessere e favorendo un equilibrio psicofisico. La gamma copre le esigenze di animali esotici, cuccioli, cani e gatti di piccola, media e grande taglia.
    • Kanarescue® CBG 5% (olio arricchito con Cannabigerolo): grazie alle sue proprietà antibatteriche e lenitive, questo prodotto è particolarmente utile per gestire situazioni di stress e malesseri legati a problematiche cutanee o allergiche, migliorando anche il rilassamento generale.
    • Kanarescue® Horses (soluzione idrosolubile per cavalli): indicato per alleviare pruriti e malessere nei cavalli, è arricchito con Aloe Vera, Menta Piperita, Salvia e semi di Pompelmo. Contribuisce alla rigenerazione della pelle, contrasta infezioni e sostiene il sistema immunitario.

    Prova i prodotti Kanarescue®

    La linea Kanarescue® rappresenta una svolta nel trattamento delle problematiche cutanee e del benessere generale degli animali. Basati su Cannabidiolo (CBD) e Cannabigerolo (CBG), questi prodotti sfruttano le proprietà protettive, lenitive e rigenerative di questi composti naturali, offrendo un supporto efficace e delicato. 

    TIPS GENERALI PER IL TRATTAMENTO DEGLI STATI DI ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO DELL’ANIMALE

    • Alimentazione bilanciata e integratori naturali: una dieta ricca di nutrienti essenziali come omega-3, vitamine e specifici estratti vegetali aiuta a supportare il sistema nervoso e favorisce un comportamento equilibrato. Mangimi complementari, come Aequisol, possono rappresentare un valido supporto per il benessere fisico e mentale.
    • Osservazione attenta: monitora eventuali cambiamenti nel comportamento, nell'appetito o nella mobilità del tuo animale. Riconoscere tempestivamente segnali di dolore o disagio è fondamentale per intervenire in modo adeguato.
    • Consulta sempre il veterinario: evita il fai-da-te e affidati a un professionista per una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato. Il veterinario saprà guidarti nel percorso migliore per la salute del tuo animale.
    • Segui il piano terapeutico: rispetta scrupolosamente le indicazioni del veterinario, inclusi farmaci, dosaggi e terapie complementari, per assicurarti risultati efficaci e sicuri.
    • Crea un ambiente sicuro e accogliente: evita superfici scivolose o ostacoli che potrebbero causare disagio o stress all’animale. Un ambiente stabile contribuisce al suo benessere generale.
    • Tecniche di rilassamento: pratiche come il massaggio o il tocco dolce possono essere molto utili per ridurre la tensione fisica e favorire il rilassamento. Sono particolarmente indicate per animali domestici come cani, gatti e cavalli, ma possono essere adattate anche a specie più piccole.

    Prodotti per trattare le Alterazioni

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    Durante la fase di guarigione di una ferita l’animale potrebbe avvertire prurito causato dalla normale cicatrizzazione. In questi casi, per evitare l’autotraumatismo dovuto al grattamento, leccamento e beccamento, si può ricorrere a dispositivi specifici quali collari elisabettiani, collari gonfiabili, bendaggi contenitivi traspiranti, tutori.

    Le fasi di guarigione di una ferita sono tre:

    Fase 1: essudativa o infiammatoria o detta anche di detersione

    Fase 2: granulazione o fase proliferativa (formazione tessuto di granulazione)

    Fase 3: epitelizzazione o fase rigenerativa (formazione cicatrice ed epitelizzazione)